Self publishing o editoria tradizionale?

Il sogno di ogni scrittore è quello di pubblicare il proprio libro e trovarlo sugli scaffali di librerie importanti. Ma è così semplice? Ovviamente no e ne sono consapevoli tutti quelli che hanno tentato di inviare un manoscritto alle case editrici e non hanno mai ottenuto risposta. È per questo che sempre più autori decidono di pubblicare il proprio libro autonomamente sulle principali librerie digitali. Tutto ciò è possibile grazie alle nuove tecnologie, alla nascita dell’e-book e alla semplicità con la quale chiunque abbia dimestichezza nell’uso del pc può pubblicare e vendere il proprio libro a un’ipotetica platea di milioni di lettori.

Ma è davvero tutto così immediato? Se così fosse, l’editoria tradizione non avrebbe più ragione d’esistere e, invece, è fortunatamente ancora viva. Cerchiamo di capire insieme i pro e i contro delle due alternative, tralasciando l’annosa diatriba interna all’editoria tradizionale che vede la pubblicazione a pagamento contro la pubblicazione gratuita (argomento che affronterò più avanti in un altro post).

 
EDITORIA TRADIZIONALE

PRO:

  • Valutazione del manoscritto da parte di editor professionisti
  • Scrematura opere (i testi senza minimi requisiti vengono scartati)
  • Revisione testo e assegnazione codice ISBN
  • Pubblicazione cartacea e digitale (e-book) su decine di librerie online
  • Eventi di presentazione del libro organizzati dall’editore
  • Interviste televisione e radiofoniche per pubblicizzare l’opera (solo editori medio-grandi)

CONTRO:

  • Percentuale dei diritti d’autore che si aggira generalmente tra il 3% e il 20%
  • Rete di vendita che varia in base all’importanza della casa editrice (piccoli editori con reti vendita insussistenti)
  • Editoria a pagamento: acquisto di centinaia di copie da parte dell’autore

 

SELF PUBLISHING

PRO:

  • Pubblicazione semplice e autonoma su decine di librerie online
  • Piattaforme con la formula print-on-demand per il cartaceo
  • Guadagni sulle vendite che variano dal 60% all’80%
  • ISBN fornito da alcune piattaforme di pubblicazione

CONTRO:

  • Nessuna valutazione del testo da parte di editor esperti, nessuna scrematura
  • Chiunque può pubblicare qualsiasi testo
  • Nessun tipo di pubblicità o presentazione: l’autore deve tentare di pubblicizzare l’opera da solo tramite i social, il passaparola e il voto dei lettori
  • Non ci sarà il marchio di una casa editrice ad assicurare la qualità del testo

 

In conclusione, i pro e i contro di scelte tanto diverse si bilanciano abbastanza, ma permettetemi di dire che non tutte le caratteristiche elencate hanno uguale peso.

Che dire del fatto che chiunque possa pubblicare libri senza mai aver sottoposto il testo al giudizio di un professionista? Non c’è forse il rischio di trovare in commercio libri sgrammaticati, deboli sotto ogni punto di vista... insomma, delle opere che opere certo non sono? Non è così che si danneggia e si svilisce la letteratura?

E che dire delle ridicole percentuali sul diritto d’autore riconosciute allo scrittore dai gruppi editoriali (piccoli, medi e grandi non fa differenza) o della richiesta di acquisto di centinaia di copie del proprio libro?

A ognuno l’ardua sentenza...

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