Come promuovere efficacemente il proprio libro

Ho già accennato all’importanza di promuovere il proprio libro in maniera adeguata. Tra le attività cosiddette promozionali alle quali ogni scrittore deve obbligatoriamente partecipare, ce ne sono alcune che richiedono particolare impegno e preparazione, come le interviste televisive o radiofoniche per esempio.

Immaginate di aver scritto un libro tutto vostro e di essere in procinto di darlo alle stampe. Il vostro editore ha capito la vostra visione, la copertina è ormai stata scelta, l'impaginazione interna è fatta e ora non vi resta che presentarvi al mondo in qualità di autore. Le prime occasioni per farlo verranno da vicino, da vicinissimo anzi: il giornale della vostra città, la radio locale, il podcast che seguite da tanti anni, ecc. Ebbene, come vi preparereste per un’intervista?

Lo confesso: la prima volta che ho partecipato ad un’intervista in qualità di intervistata, ero emozionatissima e non smettevo di ripetermi che non ce l’avrei mai fatta a parlare dentro un microfono e a trattenermi da dire cose sconvenienti; cose del tipo “ne abbiamo ancora per molto?” o “ma che razza di domanda è mai questa?”. In realtà tutto è andato per meglio e la prima esperienza mi ha insegnato un sacco di cose interessanti.

Tra i vari consigli che mi sento di poter regalare ai neo-autori in vista della loro prima apparizione pubblica, il primissimo, nonché il più importante, è il seguente: informatevi a fondo sulla tipologia di intervista – Tv o radio; diretta o differita e fascia oraria di trasmissione; ecc. - che dovrete affrontare e sui giornalisti che incontrerete. Per la televisione, ad esempio, è importante l'aspetto visivo, in particolare quello che si indossa e la naturalezza con cui ci si esprime. Ora prendete nota nel caso vi capiti di andare in TV: niente abiti a righe! Con un podcast senza video, invece, potreste essere in pigiama e l'ascoltatore non se ne accorgerebbe… una pacchia insomma!

Prima dell'intervista, ricordate di guardare, ascoltare o leggere i servizi precedenti dei vostri intervistatori. In questo modo vi farete un'idea delle domande che il conduttore pone ogni volta. Io ho un trucco: le domande le esigo in anticipo!  Ricordate però che la stampa tradizionale e la televisione di rete non vi diranno mai cosa vi chiederanno, questo perché i giornalisti considerano questo tipo di avviso una violazione etica. A quel punto non vi resta che cercare online tutte le trasmissioni precedenti dell’intervistatore e prendere un sacco di appunti!

Una volta studiate le domande che gli intervistatori potrebbero farvi, parliamo di come rispondere. Prima di tutto, ricordate: è un errore rispondere direttamente alle domande di un giornalista! Orientate invece la conversazione verso il vostro obiettivo personale. Perché avete accettato l'intervista? Perché state promuovendo il vostro titolo? La risposta a qualsiasi domanda posta da un giornalista dovrebbe derivare da questo obiettivo. Quindi, ricordate sempre di scrivere alcuni punti di conversazione che si ricolleghino a questo obiettivo. Ecco un esempio legato alla domanda più comune e scontata del mondo: da dove viene? Ebbene, anche in questo caso sappiate che potrete portare l’acqua al vostro mulino.  Non limitatevi dunque a rispondere “da Poggibonsi”, ma parlate di come siete cresciuti in una comunità che ha favorito in voi questa grande adorazione per la letteratura.

Continua…

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